ARMENO – BARATTOLO DI MACINATO 250gr

Caffè Armeno ha creato questo blend di caffè pregiati e selezionati con” tostatura  Parma” unica nel settore, per un risultato in tazza con note persistenti di corposità e dolcezza.  Disponibile in barattolo di macinato da 250 gr. adatto per moka ed espresso

INGREDIENTI E CONSERVAZIONE

Caffè torrefatto e prodotto in Italia. Conservare in un luogo fresco e asciutto lontano da fonti di calore.

Valori nutrizionali medi riferito ad una tazza da 50 ml preparata con moka senza l’aggiunta di zucchero

  • Valore energetico: 6 Kcal / 25,1 kJ
  • Proteine: 0,4 g
  • Carboidrati: 1,2 g
  • Grassi: Tracce

 

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La macinatura del caffè

La macinatura del caffè è un processo essenziale, costituito da regole precise e semplici principi. Anzitutto, la preparazione di ogni caffè richiede acqua calda, necessaria per estrarre dal caffè le sostanze che daranno aroma e corpo alla bevanda.

La macinatura, rendendo più piccoli i chicchi, permette all’acqua di estrarre le sostanze

Trovare il giusto punto della macinatura è fondamentale per evitare di ottenere macinature troppo fini, in cui l’acqua impiegherebbe troppo tempo per passare e il caffè quindi si brucerebbe (a lungo contatto con l’acqua bollente) o macinature troppo grosse, in cui invece l’acqua attraverserebbe troppo velocemente il caffè, senza estrarre tutte le sostanze necessarie.

Il risultato nel caso della macinatura troppo fine sarebbe quello di un caffè amaro e bruciato con crema sottile e molto scura; mentre nel caso della macinatura troppo grossa sarebbe quello di un caffè con crema pallida, sapore acquoso e poco corpo.

Il punto della macinatura perfetta, con una macchina da caffè espresso professionale, si colloca tra i 22 e i 28 secondi, tempo ideale per l’estrazione di una tazzina di espresso da 25 ml. Se abbiamo usato una buona miscela dovremmo ottenere un caratteristico espresso italiano, con crema dal color nocciola con sfumature più scure, corpo pieno ed aroma intenso.

Il segreto per ottenere un buon caffè però non risiede soltanto nella macinatura perché anche la pressatura ricopre un ruolo fondamentale. Inoltre, la pulizia della macchina da caffè e del macinino è un altro passaggio fondamentale, spesso sottovalutato.

Diversi tipi di caffè

Avete acquistato il vostro caffè macinato in maniera ottimale con chicchi perfettamente tostati? Bene non vi resta altro che scegliere il tipo di caffè che volete!

  • Alla turca. Macinata pazientemente con l’apposito macinino la quantità necessaria (un cucchiaio da the per ogni tazza, più uno), si mette nell’ibrik (l’apposito pentolino) la polvere impalpabile di caffè, assieme allo zucchero e si riempie d’acqua fredda fino al livello segnato. Poi lo si mette sul fuoco e si porta ad ebollizione, togliendolo subito dal fuoco e lasciando calare la schiuma che si è formata. Per altre due volte si porta ad ebollizione e finalmente la bevanda è pronta. Adesso si versa nelle tazze e si aspetta pazientemente che si depositi. Mai mescolare in tazza: bere lentamente, altrimenti la polvere ritorna a galla. Dopo l’uso, sciacquare l’ibrik e non lasciare residui di caffè nel macinino.
  • Caffè filtro. Nell’apposita macchinetta si mette l’acqua nel serbatoio utilizzando la sua brocca graduata. Quindi nel porta-filtro si dispone un filtro di carta (cambiare il filtro ogni volta!) e la dose di caffè voluta (circa due cucchiai da the per tazza) macinato grosso, più grosso che per la moka. Si rimette a posto la brocca e si preme l’interruttore. Lasciar gocciolare tutto il caffè. La piastra scaldante mantiene il caffè nella brocca ben caldo e per un certo tempo è senz’altro bevibile. Dopo un po’ assume però un gusto sgradevole di surriscaldato ed è meglio prepararne uno fresco. Alla fine, gettare il filtro con i fondi e sciacquare la brocca. Circa una volta al mese fare alla macchinetta un trattamento anti-calcare con gli appositi prodotti (per alimenti), o più semplicemente con un bicchiere d’aceto. In ogni caso risciacquare molto bene, facendo passare l’acqua alcune volte a vuoto.
  • Espresso. Sono ormai piuttosto diffuse le macchinette espresso da casa. Si tratta di macchine piuttosto semplici, che però richiedono una certa manutenzione. Salvo il caso di consumi di una certa entità (almeno cinque/sei tazze alla volta), il sistema è decisamente antieconomico e piuttosto laborioso. Basti pensare che la macchina deve essere riscaldata ogni volta che la si usa e che è bene gettar via almeno il primo caffè, o meglio due. Importantissima è una pulizia accurata della macchina, dei filtri e della vaschetta.
  • Napoletana. Cara alle nostre nonne, la caffettiera napoletana è ancora usata in diverse parti d’Italia. Il suo uso è facile: si riempie d’acqua fino al forellino, poi si riempie il filtro di caffè macinato grosso, come per la moka, senza pressarlo e si avvita la parte superiore con il beccuccio. Si pone quindi sul fuoco e si porta l’acqua ad ebollizione, fin quando cioè il vapore esce fischiando dal forellino di sfiato. Allora si toglie dal fuoco, si capovolge e si aspetta che l’acqua scenda nella parte inferiore, attraversando il caffè. Dopo l’uso, sciacquare accuratamente e controllare sempre che non si otturi il forellino di sfiato.

Come fare un caffè perfetto con la moka?

  1. Se possibile usare acqua preriscaldata per riempire la moka
  2. Distribuire il caffèmacinato in maniera uniforme nel filtro per evitare che l’acqua non sfrutti tutto il caffè durante il suo passaggio. Il suggerimento è di versare nel filtro una quantità di macinato leggermente abbondante e, senza pressarlo, livellarlo con il dorso di una lama di coltello facendolo scorrere appoggiato al bordo del filtro stesso;
  3. all’inizio, la fiamma dovrà essere alta ma senza “sbordare” da sotto la caldaia. Appena il caffè inizia a fuoriuscire (un leggero gorgoglìo lo preannuncerà), abbassare la fiamma al minimo;
  4. quando il livello del liquido nella caffettiera raggiunge l’attaccatura del beccuccio di versaggio, toglierla dal gas. L’inerzia termica continuerà l’estrazione, ma eviterà di rovinare il caffè facendolo sobbollire;
  5. versando un poco di acqua fredda sul fondo della Caffettiera prima che inizi l’estrazione eviteremo che le prime gocce di caffè, uscendo, si brucino a contatto con il metallo caldo;
  6. tenere il coperchio aperto dall’inizio alla fine per osservare l’estrazione e per evitare surriscaldamenti della caffettiera;
  7. a fine estrazione vi consigliamo di girare il caffè direttamente dentro la moka con un cucchiaino
  8. versate in tazza e gustate!